È strano sentire il silenzio.
Questo che stiamo vivendo è un tempo che ci attraversa l’anima. Nei suoi giorni, nelle sue sere, ma specialmente nelle notti, all’esterno delle nostre case abita il silenzio.
Io ho la fortuna di vivere fuori paese, normalmente la campagna regala tranquillità. Però in lontananza c’è sempre un rumore di fondo.
Viene dal distante passaggio delle macchine sull’autostrada, da un treno lontano, dai motori delle auto sulla strada provinciale. È il sussurro della vita che sale dalla valle, un fremito che ti circonda e che in qualche modo rassicura. Ecco in questi giorni questo mormorio vitale è assente.
Il silenzio ti entra dentro e in profondità arriva ai nostri cuori e si fonda con le paure e le inquietudini del tempo che stiamo vivendo.
In questi giorni di isolamento molti di noi sono lontani dai propri figli, fidanzate, compagni, mogli, mariti e genitori. In questa sofferente lontananza stiamo imparando, ancora di più, che bel “rumore” facciano l’amicizia, l’affetto, la solidarietà. Come manca la vicinanza delle persone. Quando tutto questo passerà dovremo avere il ricordo di tutto questo.
Sarà un passaggio indifferibile per l’umanità se vorremo che questa parola mantenga ancora il poderoso significato di solidarietà e comprensione. Diverrà allora importante far sentire a chi ha sofferto la morte dei propri cari, la pietosa vibrazione delle nostre lacrime unita al confortante abbraccio della nostra vicinanza.
Coloro invece che potranno raccontare nel futuro questi giorni, facendoli divenire storia dell’uomo, riempiano l’aria dei “suoni” del rispetto e del ricordo che insieme al rumore più bello, quello dell’Amore, inonderanno di nuovo le nostre vite.
SENTO IL SILENZIO (Poesia)
Strano
si avverte il silenzio
intorno sospesa è l’aria
e dentro il cuor s’inquieta.
Par l’anima smarrirsi
senza il tocco
del sincero amico.
Cercan le labbra il bacio
di chi lontano veglia la notte
solo
e attende il dí
che chiaro torni il rumor
della felicità rinata.