Che frenesia c’era dentro al Palazzo del Ministero dell’Universo negli ultimi giorni di Dicembre. Al comando del supremo Dicastero c’erano Le Quattro Dimensioni della Natura. Tre erano le Regine dello Spazio: la Profondità, l’Altezza, la Lunghezza, l’ultima era sua Maestà il Tempo. Nel suo scorrere il Tempo rispettava la durata del Giorno e della Notte. l’insieme armonico di tutti i componenti generava Sua Eccellenza l’Anno. Le leggi del Tempo prevedevano che gli Eventi della Vita che accadevano nel Mondo, non si dovessero interrompere nel passaggio fra un Anno e l’Altro.
Per questo, prima del 31 Dicembre, l’Anno che stava per iniziare, si incontrava con l’Anno che stava per finire, affinché quest’ultimo gli facesse vedere cosa stava succedendo sulla Terra e tutto potesse continuare nella sua apparente casualità.
Anche in questo Dicembre accadeva tutto ciò e i due Anni che attendono i nostri giorni, si trovarono nella grande Sala delle Cose Importanti, tutta marmi, specchi e legni pregiati. Il Vecchio Anno, con aria stanca ma sorridente, andò incontro al Nuovo che gioviale e con tutto il suo entusiasmo giovanile, lo abbracciò.
l’Anno Vecchio iniziò con voce pacata e saggia a parlare “fra poche ore io finirò e toccherà a te presidiare su tutto ciò che accade”
“Ma a te cosa succederà?” domandò preoccupato l’Anno Nuovo.
“Ohh io andrò nel Palazzo degli Anni Trascorsi, nel Regno dei Ricordi” gli rispose sorridendo l’Anno che finiva “là ci andiamo tutti e formiamo una cosa importantissima si chiama Storia” continuò,
“Ci rimangono poche ora prima della mezzanotte del 31 Dicembre, vieni ti faccio vedere cosa sta accadendo nel Mondo e tu dal primo di Gennaio non farai che continuarlo, aspettando che tutto faccia il proprio corso”. A queste parole l’Anno che iniziava domandò curioso: “quindi dovrei solo stare attento che il Tempo passi regolarmente senza che io possa influenzare niente?”
“Tu dovrai solo controllare il trascorrere del Tempo, mi raccomando, anche se dovessi vedere accadimenti tremendi” gli intimò l’Anno Vecchio un po’ rudemente.
I due anni si presero per mano e magicamente iniziarono a volare ad una velocità eccezionale su tutta la Terra. L’Anno che stava per finire parlò: “purtroppo la Terra sta vivendo momenti infelici, ecco vedi, qua ci sono i popoli più ricchi che stanno bene anche se fra loro c’è molto gente povera. Qua invece c’è solo grande povertà, i bimbi muoiono di fame e la terra viene sfruttata per produrre cose per la gente benestante”
“Cos’è tutto quel fumo?” domandò intimorito il giovane Anno. “Sono delle foreste immense che stanno bruciando” rispose quello Vecchio.
“Anche laggiù ci sono dei fumi, sta bruciando il bosco?” domandò ancora l’Anno che iniziava.
“Oh no, là ci sono Paesi in guerra, e quelle file che vedi sono famiglie che stanno fuggendo cercando rifugio in paesi più ricchi”
disse l’Anno che finiva.
I due continuarono, sopra a valli e monti, deserti e ghiacci che ahimè si stavano sciogliendo per la sconsideratezza dell’uomo e dei governanti del Mondo.
L’Anno Nuovo ammutolì e perse tutto il suo entusiasmo giovanile.
Nonostante questo il Tempo continuò a trascorrere e arrivò la sera del 31 Dicembre.
Tanti popoli della Terra stavano festeggiando quella sera in attesa proprio del suo arrivo. L’Anno Nuovo osservava ed era però tristissimo. In angoli della Terra c’erano cene, coriandoli e bottiglie pronte a essere stappate, in altri esplodevano guerre e sparavano armi, la gente moriva e tra essa molti bambini.
Alcuni gruppi fuggivano in navi traballanti, cercando rifugio presso altri popoli che però li accoglievano con diffidenza e spesso odio; purtroppo tante di queste misere imbarcazioni affondavano portandosi sotto il mare, speranza e tragedie.
Il Giovane Anno Stava ascoltando le voci festanti dei popoli che contavano i pochi secondi dal suo arrivo, mentre l’Anno Vecchio lo salutò avviandosi verso il proprio destino.
“Meno dieci, nove, otto” scandivano allegre comitive, ma l’Anno Nuovo non era per niente allegro per il suo inizio ormai prossimo, negli occhi aveva il dramma della povera gente della Terra e non sopportava di non poter fare niente.
“Sette, sei, cinque, quat…” e proprio in mezzo a quell’attimo accadde qualcosa. Tutti gli occhi del mondo erano attenti a quegli ultimi secondi. Ma le lancette non si muovevano più. Gli orologi si erano fermati, l’Anno Nuovo aveva preso la decisione di non arrivare e di fermare il Tempo.
Le feste rimasero sospese, i tappi degli spumanti non partirono, i fuochi d’artificio non si accesero, le cene si raffreddarono. Anche i treni non partirono, nè gli aerei perchè i controllori non avevano più il Tempo a disposizione. Tutto si fermò, anche le guerre, i computer, le borse valori. Tutto era sospeso.
Sua maestà il Tempo fu avvertito urgentemente di cosa stava accadendo. Era furibondo e si precipitò dall’Anno Nuovo. “Ma come ti sei permesso” gli urlò in faccia “nessun dalla nascita dell’Universo aveva fermato il Tempo!”.
“Maestà” gli replicò l’Anno Nuovo “l’uomo sulla Terra sta impazzendo, da una parte festeggia, dall’altra muore, bisogna fare qualcosa, perchè presto si estinguerà e noi Anni non avremo più ragione di esistere”.
Il Tempo era arrabbiatissimo, però le parole del Giovane Anno l’avevano profondamente colpito.
Tutto era fermo e non gli rimaneva che un provvedimento d’emergenza. Convocò allora tutti i regnanti della Terra, Monarchi e Presidenti, Dittatori e Primi Ministri e fece parlare l’Anno Nuovo che disse:
“basta! Smettetela di odiarvi e combattere, la Terra sta morendo e con essa tutti voi. I paese ricchi dissanguano le risorse dei paesi poveri e le popolazioni che vivono in esse divengono sempre più povere e sfruttate. O vi mettete d’accordo e proseguite in pace o Io, Anno Nuovo, non arriverò mai più e il tempo finirà qui!”.
I regnanti della Terra, dopo un breve consulto, compresero che stavano sbagliando tutto e che era veramente a rischio la vita del Mondo e l’esistenza del genere umano.
Fecero un accordo mondiale che fu firmato da ciascun regnante per risolvere i problemi e percorrere una strada nuova tutti insieme.
Il Tempo e l’Anno Nuovo lo lessero e rimasero soddisfatti. A quel punto l’Anno che stava per iniziare sorrise e…quattro, tre, due, uno, partirono grandi fuochi d’artificio in tutto il Mondo e finalmente l’Anno Nuovo arrivò.